Con il progetto di storytelling I MIGLIORI NEL CAMPO, Isuzu mette al centro gli Imprenditori Agricoli

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Isuzu e Midi Europe | I Migliori nel Campo | Imprenditori Agricoli | D-Max | CIA – Confederazione Italiana Agricoltori | Storytelling

Tempo di lettura: 10′ | A cura di Aurelio Bauckneht


 

Abbiamo il piacere di ospitare Albino Ambroso, Italian Network Development Midi Europe Srl (distributore in Italia e Europa del marchio giapponese Isuzu), per parlare di un progetto straordinario: I Migliori nel Campo.

– Albino, il progetto I Migliori nel Campo ci ha veramente colpito, ma prima di entrare nel vivo, ti chiediamo una breve presentazione del brand Isuzu e del suo posizionamento in Italia e in Europa.

Isuzu Motors, fondata nel 1916, è il costruttore di veicoli più longevo del Giappone e leader mondiale per la produzione di veicoli commerciali e motori industriali. Il primo pick up Isuzu risale al 1963. Dopo 11 generazioni, oggi più di 7,5 milioni di persone in tutti i paesi del mondo dipendono dalla robustezza, l’affidabilità e l’efficienza dei pick up Isuzu. Nello specifico, poi, emissioni e consumi più bassi della categoria, confort e sicurezza ai massimi livelli e robusta capacità di carico e traino in ogni condizione rendono Isuzu D-Max il mezzo giusto per il lavoro e il tempo libero.
Isuzu è presente con i suoi distributori e concessionari in tutto il mondo (tranne il Brasile), nello specifico in Europa conta più di 20 distributori.
Midi Europe, in qualità di importatore ufficiale per Italia, Francia, Svizzera, Spagna e i paesi dell’Ex Jugoslavia, conta circa 200 concessionari autorizzati dei quali 45 sono nel territorio Italiano.

Isuzu D-Max

– I Migliori nel Campo è un progetto di comunicazione estremamente ricco: di contenuti, di valori, di visioni (e speriamo anche di risultati). Puoi illustrare in dettaglio come si articola l’iniziativa, quali sono i canali e le varie declinazioni?

I Migliori nel Campo nasce dall’idea di valorizzare le esperienze di eccellenza dell’agricoltura italiana con il supporto di un partner affidabile come Cia-Agricoltori Italiani, attraverso un progetto on the road a bordo del nostro pick up D-Max. Abbiamo girato l’Italia per filmare il lavoro di chi, giorno dopo giorno, s’impegna per coltivare l’eccellenza della terra e dell’impresa. Quest’estate abbiamo percorso la penisola da Nord a Sud per 40 giorni, intervistando gli imprenditori e riprendendo le attività quotidiane delle diverse aziende. Ne sono nate 12 videostorie alle quali è legato anche un concorso rivolto ai professionisti titolari di partita Iva e ai legali rappresentanti di imprese (individuali o società) che voteranno la propria storia preferita fra le 12 raccolte nel viaggio. In palio un pick up Isuzu D-Max. E, per gli associati a Cia-Agricoltori Italiani, c’è un’opportunità in più: la possibilità di partecipare all’estrazione di un secondo D-Max e l’occasione di promuovere la propria attività. Per votare è sufficiente andare sul sito www.imigliorinelcampo.it ed esprimere la propria preferenza entro il 19 novembre.
Oltre che sul sito Internet, I Migliori nel Campo è presente anche su Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn. Inoltre abbiamo realizzato una campagna radiofonica, attualmente on air.

– Come ha preso forma l’idea, il cuore dell’operazione? E a monte quali sono gli obiettivi di marketing?

La fidelizzazione è per noi un valore importante che in questi anni abbiamo riscontrato in tutta la nostra clientela. Isuzu con i propri mezzi è quotidianamente al fianco di imprenditori e professionisti che, con il proprio lavoro, contribuiscono alla crescita del Paese. Con questo progetto abbiamo voluto avviare un percorso attraverso il quale valorizzare l’impegno di queste persone e far conoscere l’elevata qualità delle nostre imprese, cominciando da quello che è uno dei settori in cui i nostri pick up D-Max sono particolarmente impiegati: l’agricoltura. Così come i nostri mezzi sono i partner degli imprenditori e contribuiscono a creare prodotti ed eccellenze, così noi vogliamo essere partner delle imprese e raccontare quei successi. Ecco com’è nata l’idea di I Migliori nel Campo.

– La Direzione e il marketing Isuzu in Giappone come hanno giudicato l’iniziativa? Si tratta di un concept nato in Italia o si riaggancia ad un format mondiale?

Il progetto I Migliori nel Campo è assolutamente made in Italy, come le eccellenze agricole che abbiamo raccontato. Stiamo attendendo di avere una visione più chiara dei risultati e se, come le premesse lasciano sperare, saranno positivi, lo presenteremo nel dettaglio in Giappone e, chissà, magari riusciremo a farlo diventare un format da replicare in altri contesti geografici e allargarlo ad altri settori.

– Quale agenzia via sta supportando? Come è stata selezionata?

La troupe di I Migliori nel Campo impegnata nelle riprese

Siamo affiancati da Adnkronos Comunicazione, agenzia di comunicazione dell’omonimo Gruppo editoriale guidato da Pippo Marra, che si è proposta per curare lo sviluppo di I Migliori nel Campo fin dal suo esordio. Con loro ci siamo trovati da subito in sintonia e il progetto è cresciuto grazie a un proficuo scambio. Con loro abbiamo realizzato sia il piano di comunicazione integrata, comprensivo della pianificazione della campagna radiofonica, sia la parte creativa. Le produzioni video sono state realizzate in collaborazione con SL1SYSTEM per la regia di Marco Castaldi (direttore della fotografia Pietro Giampietro e Paolo Ravalli alla macchina da presa), UNCUT per la postproduzione; e Plural per la parte autoriale curata da Marco Diotallevi, Giada Barbieri e Fabio Morici che ha anche curato la conduzione delle videostorie.

– Storytelling + concorso: cosa vi ha spinto a puntare su queste tecniche di coinvolgimento e persuasione? Ritenete superata la comunicazione ATL classica?

Un banner promozionale dell’iniziativa I Migliori nel Campo

Non credo che si possa affermare che la comunicazione above the line “classica“ sia superata. Di certo è opportuno sperimentare nuove forme e nuovi linguaggi per raggiungere il proprio pubblico di riferimento. Lo storytelling è ormai una chiave di comunicazione consolidata ed efficace, che coinvolge il target favorendo l’interazione e l’allargamento del pubblico di riferimento. Inoltre, un simile approccio si sposa perfettamente con i nostri prodotti che trovano la loro forza nell’impiego nelle attività di tutti i giorni. Con simili caratteristiche è chiaro che lo storytelling rappresenta la modalità di narrazione più consona ed efficace e noi abbiamo deciso di sfruttarla. Il risultato poi parla da sé: nessuno spot televisivo avrebbe potuto mettere in luce i pregi del nostro pick up D-Max quanto il vederlo impegnato sul campo, completamente immerso nella quotidianità del lavoro, come accade in queste videostorie. Quanto al concorso, riteniamo che la call to action favorisca l’engagement del pubblico e costituisca un’opportunità concreta per creare nuovi lead e accrescere la conoscenza del nostro pick up D-Max. Ci è parso quindi uno strumento utile per completare l’architettura della nostra campagna.

– Nell’immaginario collettivo la percezione della figura dell’agricoltore sta mutando velocemente e vertiginosamente. Da soggetto poco influente ad ultimo difensore di una società ideale, paladino del ritorno alla natura (ma non esiste ancora una reale consapevolezza dalla forza e dell’impegno che si cela dietro la figura dell’Imprenditore Agricolo). Come si spiega questo rovesciamento di fronte? Stiamo assistendo ad una reinterpretazione in chiave contemporanea del mito classico dell’arcadia come risposta all’overdose tecnologica? Per voi ovviamente l’Imprenditore Agricolo è prima di tutto un target, ma il fatto che abbiate fatto questa scelta, più o meno parallelamente ad altre grandi realtà B2C come Barilla, Peroni e Mc Donald, a nostro parere è indice di una nuova moda, di una splendida moda, che ridà giustizia al mondo agricolo e a determinate figure imprenditoriali, ingiustamente sottovalutate. Queste iniziative, questi contenuti, fanno bene al vostro brand, ma soprattutto fanno bene alla società. Potremmo parlare anche di marketing etico, grazie alla sua capacità di valorizzare positivamente, con una ottica win-win, tutti gli attori del sistema.

L’agricoltura è un settore fondamentale della nostra economia e del tessuto produttivo di questo Paese. Il made in Italy nasce in gran parte nelle nostre campagne. Nel nostro viaggio abbiamo incontrato imprenditori e professionisti dinamici e moderni. Nessuna mitizzazione, nessun sognante vagheggiamento di un anacronistico passato: tutt’altro. Tanta passione, determinazione e attenzione all’innovazione sono i denominatori comuni delle storie che abbiamo raccolto. Per tutti la prosecuzione della tradizione passa attraverso la valorizzazione del nostro patrimonio sfruttando la tecnologia che – usata in modo rispettoso e giusto – diviene alleata dell’imprenditore agricolo e delle campagne italiane. Come nel caso delle tecnologie a basso impatto ambientale, tra le quali rientra anche il nostro pick up D-Max che vanta le emissioni e i consumi più bassi della categoria.

– Come è nata la collaborazione con CIA? Avete contattato anche altre associazioni come Coldiretti e Confagricoltura?

Il Presidente Mirandola di Midi Europe/Isuzu e il Presidente Scanavino di CIA firmano l’accodo per il progetto I Migliori nel Campo

Diciamo che siamo stati fortunati al primo tentativo. Abbiamo contattato Cia-Agricoltori Italiani e siamo subito entrati in sintonia, condividendo modalità e obiettivi del progetto e mettendoci da subito al lavoro. Una partnership che ci ha davvero gratificato perché – insieme – stiamo lavorando molto bene. Per cercare di facilitare anche il rapporto tra Midi Europe e Cia abbiamo, con la collaborazione dei nostri concessionari, creato delle condizioni favorevoli per tutti i soci aderenti al progetto.

– Quali sono le aziende agricole coinvolte? E tra queste, qual è la “storia” che l’ha emozionata di più?

Abbiamo attraversato l’Italia da Nord a Sud. Oltre 3.600 chilometri percorsi partendo da Besate, nel cuore del Parco del Ticino, dove siamo andati a scoprire Cascina Caremma, azienda agricola in cui agricoltura, benessere, ristorazione di qualità si incontrano in un punto di riferimento agricolo e turistico davvero unico.

Un frame dal filmato che ha visto protagonista l’Azienda Agricola Drusian di Treviso

Ci siamo poi spostati in Veneto, dove siamo stati accolti dall’Azienda Agricola Drusian che ci ha condotto nei suoi sterminati vigneti in cui l’innovazione si muove di pari passo con la tradizione e la sapienza dell’uomo. Siamo poi scesi in Emilia Romagna, a Medesano, in provincia di Parma, dove nell’Azienda Agricola Bertinelli abbiamo scoperto tutti i segreti del Parmigiano e sperimentato un modo nuovo e moderno di fare agricoltura, dove produzione, degustazione e divertimento convivono fianco a fianco. Siamo poi risaliti in Lombardia, vicino Pavia, e lì alla Cassinazza abbiamo fatto un tuffo nel passato con l’Azienda Agricola Neorurale: un progetto di rinaturalizzazione del territorio con cui si migliora la qualità del paesaggio, s’incrementa la biodiversità, si conservano le risorse rinnovabili e si aumenta la qualità della vita. Ci siamo poi spostati in Toscana, dove in provincia di Pisa abbiamo visitato prima Fattoria Lischeto, dove le pecore di razza sarda hanno trovato il proprio paradiso producendo formaggi di qualità; e poi la Fattoria del Cerro, dove i vini si forgiano al sapore e alle caratteristiche dei minerali di una terra selvaggia e incontaminata. Sempre per restare in tema di vini, siamo andati a Orvieto, presso l’Azienda agricola Palazzone, dove la tradizione si sposa con la modernità fra ospitalità e vitigni d’eccezione. Ci siamo poi spostati in Puglia, a un passo dal Gargano, dove abbiamo visitato l’Azienda Agricola Iaffaldano: lì l’uva è regina ma non nei tini, bensì sulla tavola. Ci siamo poi arrampicati sui calanchi della Lucania e, vicino Matera, abbiamo scoperto l’Azienda AgroBio: dove non solo si tutela e si coltiva la biodiversità ma si fa anche “Agricultura”, coniugando il rispetto della terra e il rispetto per gli altri, attraverso progetti scolastici di educazione contro il bullismo. Di lì ci siamo spostati in Calabria, a Lamezia Terme, per conoscere I Vivai Milone; qui una famiglia, da quattro generazioni, fa fiorire la tradizione coniugandola con l’innovazione. Abbiamo poi attraversato lo Stretto di Messina per raggiungere Caltagirone, in Sicilia, dove l’Azienda Agricola Biologica Biogold persegue un’apicultura di qualità, nella splendida cornice della riserva naturale siciliana del Bosco di San Pietro. Punto di arrivo è stato Anagni, in provincia di Frosinone, dove Milk Land alleva asini e produce prodotti lattiero-caseari con latte d’asina: quasi un unicum nel panorama agricolo italiano.
Quanto alle emozioni e alle preferenze, in ognuna delle storie che abbiamo raccontato, abbiamo trovato qualcosa di appassionante e coinvolgente. E poi è stato molto divertente vedere la diversità di situazioni in cui il nostro D-Max è stato impiegato a riprova della sua eccezionale versatilità.

– Quali riscontri avete avuto dal comparto agricolo? E da parte della vostra clientela abituale?

Abbiamo riscontrato interesse da parte del comparto con qualche feedback diretto in primis da alcuni degli imprenditori che hanno avuto occasione di provare D-Max durante le riprese. Confidiamo che i riscontri si intensifichino e continuino ad aumentare nel corso del progetto anche in virtù della presenza capillare delle nostre concessionarie sul territorio. La profonda conoscenza e competenza da parte della rete Isuzu dei nostri mezzi, con l’eccezionale trattamento economico riservato agli associati Cia-Agricoltori Italiani, fa sì che questa collaborazione possa rivelarsi particolarmente vantaggiosa.

– Prevedete di utilizzare i video anche in altri contesti, dagli eventi alle sale d’aspetto delle vostre concessionarie?

Oltre alle singole videostorie, abbiamo realizzato un trailer che illustra la filosofia della campagna ed è perfetto per riassumere la portata del progetto. Sicuramente i video saranno utilizzati in diversi contesti ed entreranno a far parte dei materiali di comunicazione che metteremo a disposizione di tutti i nostri referenti.

– Quali sono i riscontri dal mondo social? Gli agricoltori, soprattutto i giovani agricoltori, utilizzano moltissimo Facebook, Istangram e in parte anche Linkedin.

Come dicevamo I Migliori nel Campo ha una forte presenza sui social network che riteniamo essere uno strumento utile e assolutamente performante rispetto agli obiettivi che ci siamo posti. Basti pensare che la fanpage I Migliori nel Campo ha raccolto in quattro settimane oltre 600 follower, con post che hanno toccato picchi di copertura organica superiore alle 60mila persone raggiunte con oltre 270 condivisioni. Una social media strategy che ci vede impegnati in proficue sinergie con i profili istituzionali di Isuzu Italia e Cia-Agricoltori Italiani, che garantiscono un’ottima visibilità ai post, contribuiscono a generare traffico verso il sito di progetto e a generare iscrizioni al concorso: circa il 40% delle iscrizioni al momento ricevute, infatti, ha origine proprio dai nostri canali social.

– Come si articolerà il progetto nei prossimi mesi?

Fino al 19 novembre si svolgeranno le votazioni. Seguirà poi il sorteggio dei vincitori e poi si terrà la cerimonia di premiazione che organizzeremo entro l’anno. Nel frattempo I Migliori nel Campo continuerà a vivere on line e sui social network in attesa di tornare nuovamente on the road.

– Chiudiamo l’intervista con un apprezzamento e con un consiglio. Partiamo con l’apprezzamento…
Ci è piaciuto molto il tone of voice dell’operazione; professionale, ma mai pedante, sempre condito con un tocco di ironia, una spruzzata di poesia e tanta umanità. Siete stati capaci di far emergere la figura dell’imprenditore agricolo per quello che è in primis, cioè, appunto, un imprenditore. In queste situazioni il rischio di scadere nei vari cliché legati al mondo dell’agricoltura è sempre molto alto. Bravi. Questa è la vostra prima esperienza di comunicazione focalizzata sul comparto primario?

Sì è la nostra prima esperienza in tal senso e ci fa piacere che si sia colta la volontà di raccontare il lavoro, l’impresa e la creatività in un ideale dialogo tra uomo, l’imprenditore, e mezzo, il nostro D-Max.

– E adesso il consiglio. Abbiamo avuto l’impressione che D-Max sia rimasto troppo in secondo piano. Per il futuro suggeriamo di far emergere con più forza le potenzialità del mezzo e le relative reason why / supporting evidence. Un video introduttivo focalizzato su D-Max o una sezione specifica all’interno del sito www.imigliorinelcampo.it non avrebbe guastato; né avrebbe rischiato di “sporcare” il tone of voice. La scelta di lasciare in ombra il prodotto (o meglio, la descrizione del prodotto) con le conseguenti call to action, denota grande coraggio, consapevolezza del brand e sangue freddo… ma comunque un maggiore grip commerciale non ci sarebbe dispiaciuto.

Teniamo il consiglio nella dovuta considerazione, e vi ringraziamo, anche se riteniamo che D-Max abbia avuto un palcoscenico ideale, mostrando tutte le sue caratteristiche sul campo, anzi: nel campo! Le potenzialità del mezzo sono ampiamente emerse grazie al suo impiego nelle diverse situazioni. In ogni occasione abbiamo affidato le chiavi all’imprenditore e abbiamo lasciato loro libertà di muoversi come se fosse il proprio abituale mezzo di lavoro. Ne è nata da subito empatia e non è un caso che alcuni degli imprenditori che l’hanno provato hanno poi voluto acquistarlo. Tutte le informazioni sul veicolo poi possono essere trovate nella sezione dedicata del nostro portale Isuzu.it che è spesso richiamato all’interno del sito di I Migliori nel Campo. Ma per il futuro non escludiamo di seguire il vostro suggerimento.

Albino, grazie mille per il tempo che hai dedicato a FOCUS ON AGRIFOOD e… w l’agricoltura italiana! Tienici aggiornato sulle prossime iniziative firmate Isuzu!


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