Per un mercato coperto a Verona

In questo post:

Un’idea per Verona: un mercato coperto | Ex Cinema Astra | Arsenale Asburgico | Damiano Fermo |

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Approfittiamo delle prossime elezioni comunali a Verona per lanciare un cantiere di idee finalizzato alla valorizzazione del comparto ortofrutticolo locale e regionale. Senza tergiversare, andiamo dritti al punto: stiamo pensando ad un luogo che sia allo stesso tempo spazio di business e di commercio, di ristoro e di cultura, di turismo e di aggregazione, di bellezza e di piacere; un luogo che in molte città del mondo è già realtà, concretezza, capacità di generare valore e occupazione. Stiamo parlando di un mercato coperto, nella sua accezione più contemporanea, con un posizionamento maturo che sappia andare oltre le derive più modaiole.

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IL MERCATO COPERTO DI MODENA

IL MERCATO CENTRALE DI FIRENZE

IL MERCATO CENTRALE DI ROMA

IL MERCATO COPERTO DI RIMINI

I contenuti del comparto ortofrutticolo veronese sono semplicemente straordinari. E si abbinano ad una cultura enogastronomica di primissimo livello. A fianco, la posizione strategica della città, naturale ponte logistico verso il nord Europa. Sopra, un centro cittadino ad alta vocazione turistica. Sotto, alla base, un vuoto dell’offerta commerciale e una visione politica tutta incentrata sulla periferia e sulla gdo (quindi, se nessuno ci ha ancora pensato, abbiamo l’opportunità di arrivare per primi). Suggeriamo subito due location: l’ex cinema Astra o l’Arsenale Asburgico. Lo diciamo subito, preferiamo la prima. Piccolo, è vero, ma al centro di una via di passaggio; lontano da supermercati e concorrenti significativi. E’ fattibile? Vale la pena investire energie intellettuali, alla ricerca di progettisti e finanziatori? Utopia? Partiamo con un giro di tavolo per sondare il terreno. Prima di tutto la parola alla politica.

Damiano Fermo – Candidato alle primarie del PD veronese e imprenditore del comparto ortofrutticolo

Dott. Fermo, lanciamo un’idea per Verona e per il comparto ortofrutticolo locale: un mercato coperto sul modello di Berlino, Roma, Firenze. Cosa ne pensa?

E’ una proposta che condivido. Sono convinto del valore assoluto dei progetti di questo tipo, capaci di coniugare la genuinità dei prodotti a chilometro zero con la convenienza e la comodità del servizio. L’azienda che è ho fondato (www.bioloc.it) risponde a queste istanze, anche se si basa su una piattaforma digitale. Un mercato coperto a Verona vuol dire garanzia per i cittadini di poter trovare la gamma dei prodotti ortofrutticoli del nostro territorio; vuol dire vivere l’esperienza di acquisto in uno spazio affascinante; vuol dire creare un centro di attrazione turistica oltre che un luogo di commercio. Basti pensare che il Mercato Centrale di Firenze rappresenta, ad oggi, il sito più visitato dai turisti.

Assistiamo ad una idea di Verona piuttosto appiattita sulla periferia e sulla GDO. Il centro cittadino può tornare ad essere un vero motore economico dando opportunità commerciali alle PMI del nostro territorio?

Interventi per oltre 450.000 mq di nuove superfici commerciali in una città che ha visto invariata la sua densità abitativa negli ultimi venti anni, la dice lunga su come si siano abbandonate all’iniziativa privata le scelte di pianificazione per il futuro della città, con soluzioni prive di un progetto che tenesse conto dei reali interessi dei suoi abitanti.
“Per ogni rotonda un supermercato”, sembra essere il motto adottato da Tosi dal 2007 a oggi, quando decise di cancellare la pianificazione delle amministrazioni precedenti e immaginare un nuovo Piano degli Interventi attraverso due bandi, uno per Verona Sud e l’altro per il resto della città, nei quali ciascuno poteva manifestare il proprio interesse su quanto desiderava costruire. La maggior parte di quei 200 progetti approvati, in termine di superfici, sono centri commerciali e supermercati.
Per questo sono fermamente convinto che, al di là del mercato centrale coperto, debba esservi un’operazione strategica di promozione del centro di Verona che parli ad un turismo qualificato attratto dall’arte, l’artigianato, la musica, la bontà della vita. Una Grande Verona, una città che sappia coniugare turismo, cultura e commercio, senza arrecare danno a chi vi abita.

L’ex Cinema Astra o l’Arsenale possono essere reinventati per dare vita ad un mercato coperto cittadino?

L’ubicazione centrale dell’ex cinema Astra rappresenta una soluzione più che valida; le ridotte dimensioni vorrebbero dire del resto un ridotto rischio d’impresa. Dobbiamo però considerare anche una alternativa: il recupero delle ex Gallerie Mercatali, oggi di proprietà di Verona Fiere dopo l’acquisto per 6,5 mln di euro attraverso un bando pubblico del Comune di Verona. Un luogo assai più idoneo per vocazione, struttura architettonica, dimensione e posizionamento. Con il nuovo parco antistante, il transito della tanto attesa filovia, lo spazio a diposizione per il parcheggio e la sua vicinanza al centro, ne farebbero un luogo ottimale per la costruzione di un “centro fuori dal centro”, a cui dare una vitalità innovativa con soluzioni che possano renderlo fruibile h24 anche attraverso proposte enogastronomiche, spazi culturali, aree aggregative per giovani negli orari pomeridiani e serali. Il tutto rendendo un servizio ad un quartiere, quello di Borgo Roma, che ha subito più di altri il disagio di questi ultimi anni. Il rischio è questa soluzione possa rimanere soffocata dalla numerose attività commerciali “standard” che apriranno nei prossimi mesi, pianificate – non a caso – con una visione commerciale molto discutibile. L’ex cinema Astra effettivamente, oltre a godere del quotidiano flusso turistico, non ha concorrenti significativi in zona.

Meno propenso per l’Arsenale, il cui recupero architettonico deve garantire alla città un valore culturale di maggior prestigio, oltre a rappresentare un ponte ideale tra passato e futuro.

Quali reti è opportuno attivare per iniziare a lavorare seriamente su un progetto del genere?

Il progetto del Mercato Coperto è un’idea che sarà sicuramente condivisa anche dalle associazioni di categoria, e sarà realizzabile con il concorso pubblico-privato attraverso un progetto che potrebbe trovare sostegno nei diversi capitoli dei fondi strutturali (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e dei finanziamenti per il recupero delle periferie. In ogni caso è un progetto che può far parte del programma di Grande Verona. Faremo la nostra parte.

Grazie dott. Fermo e in bocca al lupo per la campagna elettorale. Nei prossimi giorni FOCUS ON AGRIFOOD ascolterà il parere di altri opinion leader.
 


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